Archivio | marzo, 2013

La Nascita del Progetto

29 Mar

Vogliamo un progetto!

Ok…

Ma lo scrivi tu?

Si…

Ma scusa, non sei qua per fare la cena?

No veramente sono quella con cui dovete fare l’albero dei problemi se volete che da questo albero nasca qualcosa…..

E via con l’idillio dell’amore tra la stagista inesperta e il gruppo dei “beneficiari”. Essere giovani e donne complica un po’ le cose, la tua credibilità sta più in fondo del fondo del lago che ti sta di fronte, riuscire a farsi ascoltare richiede uno spiegamento di energie che non ho impiegato neanche per scalare il vulcano che ugualmente mi sta di fronte insieme al lago. Ci si incontra, mostri impegno e dedizione e, nonostante conoscano perfettamente la tua faccia, continuano a guardarsi tra loro ogni volta che riappaio come a dire: ma è una ragazza!

Capirli è impossibile, la lingua ci separa ma l’empatia ci avvicina.

Passi i giorni a pensare che cosa fargli fare, obiettivo, risultati, attività….maledetto quadro logico!

Forse c’è una possibilità di finanziamento ma dobbiamo mandare una mail….

Si presentano in 30, perché il gruppo è compatto, o tutti o nessuno, e stanno lì affacciati davanti al tuo pc a guardare questa cosa meravigliosa che è un documento word e lo devi trovare veramente interessante specie se non sai leggere, ma partecipare è tutto, la presenza fisica conta, è un modo per dire mi interesso.

Finalmente si consegna perché il tempo è scaduto, gli metti in mano la bozza alla quale loro devono apportare i commenti e le dovute revisioni, perché le cose si fanno insieme, e parte l’ennesimo discorso in una strana lingua e tu con mille pensieri al secondo: ecco anche questa volta si sono arrabbiati.

La traduzione in simultanea in realtà dice: grazie per la delicatezza avuta con noi nel curare questa relazione e averci accompagnato in questo percorso.

No no…grazie a voi!!

Maria Paola, 29 anni, Guatemala

I Diciottenni Invisibili

27 Mar

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Che fine hanno fatto i diciottenni? cosa fanno? cosa dicono? cosa pensano? Nessuno lo sa. Facciamo un tentativo insieme. Andiamo su Google. Scriviamo: “avere diciotto anni nel 2013”. Risultato? Si parla di pensioni, contributi e cinquantenni.

Che vorrà dire tutto ciò? 

Ipotesi a) “I 50 sono i nuovi 18″. L’età dell’oro dove tutto quello che di impegnativo e responsabile dovevi fare lo hai già fatto. Probabilmente sei vicino alla pensione e quindi non ti resta che lasciarti andare alla “crisi di mezza età”. Perdi peso, compri una macchina sportiva e investi del tempo nel scegliere l’ultimo modello di Rayban.

Ipotesi b) Avere 18 anni è impossibile. Sei già catapultato nel vortice di ansia che si chiama FUTURO. Il lavoro, l’università, Italia non Italia, omosessuale o eterosessuale, l’esame, mamma, papà e nonna. Speri in cuor tuo di passare più velocemente e indolore questa fase di transito. Rigurgito dell’adolescenza e preambolo all’età adulta.

Ipotesi c) Nessuno ne è interessato. Forse l’ipotesi peggiore. La classe invisibile che pesa sulla responsabilità dei genitori (se presenti). Alla ricerca di indipendenza che però è costantemente posticipata data la mancanza di reddito autonomo. Qual’è il ruolo delle istituzioni in questo processo di crescita? Potrebbero accompagnarlo, ma sono più come zii di secondo grado. Non sai bene se ti sono parenti o no, ma li hai sempre chiamati “zii”. Ti fanno il regalo alle feste comandate come minimo sindacale. Tuttavia non fanno parte della tua quotidianità e non sai nulla di loro a parte quello che ti raccontano i tuoi.

Avere 18 anni nel 2013 è un insieme di queste tre opzioni.

Tanti valori e non-valori tutti plasmabili. Sostanza e non forma.

In questo le Istituzioni dovrebbero inserirsi

Non Facciamoci Rubare la Speranza!

25 Mar

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Il Presidente Obama e Mark Zuckerberg dalla Sede di Facebook, Palo Alto, California 

Potremmo cominciare questa settimana con due notizie : il Rapporto di Alma Laurea che ci ricorda che il numero di laureati disoccupati è in aumento oppure con la notizia che riporta che Mark  Zuckerberg avrebbe deciso di creare una lobby per promuovere l’ingresso di giovani talenti in negli Stati Uniti. Premiare il merito e il talento indipendentemente dalla provenienza.

Inspirati da Papa Francesco (“Non facciamoci rubare la speranza”), vogliamo cominciare essendo ottimisti.  Decidiamo quindi di commentare la seconda.

Proprio quando è in discussione a Washington la riforma della legge sull’immigrazione, il team di Zuckerberg (visionario nonostante ciò che dicano i più maligni) avrebbe deciso di  costituire una lobby sui temi di scuola e immigrazione proprio per aiutare i cervelli più brillanti ad entrare nel paese e per consentire, a chi se lo merita, l’accesso al sistema universitario americano.

Pura operazione di marketing per ripulire il volto di Facebook (anche in vista dei prossimi dossier caldi come la revisione della direttiva sulla privacy a livello europeo) oppure vera operazione di responsabilità sociale d’impresa?

Poco importa a noi.

Comunque vada,  la motivazione sembrerebbe concreta anche perché solo nella fase di start-up il capitale iniziale sarebbe tra i 2 e i 5 milioni di dollari.

Comunque vada, mettere al centro i giovani: immigrati o cittadini è fondamentale per il rilancio dell’economia. Le imprese private l’hanno già capito dal un bel po’.

E comunque vada, poco importa la motivazione latente (marketing o responsabilità sociale), l’importante è che qualcuno lo faccia!

In tempi di bilanci pubblici stretti e di mancanza di idee le partnership pubblico-private sembrano essere strumenti validi da promuovere.

Potrebbe mai funzionare da noi, chi potrebbe farsi promotore di una tale iniziativa? 

Dall’Europa Nuove Garanzie per i Giovani

6 Mar

Bruxelles

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Il 28 febbraio 2013 il Consiglio dell’Unione Europea ha raggiunto un accordo politico sull’istituzione di sistemi di garanzia per i giovani. Tali garanzie sono finalizzate ad assicurare offerte di lavoro o formazione ai giovani disoccupati.

Tutti i giovani di età inferiore ai 25 anni che perdono il lavoro o non lo trovano una volta terminato il percorso scolastico, dovrebbero ricevere un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi. Gli Stati membri dovrebbero attuare i sistemi al più presto, preferibilmente a decorrere dal 2014. Tuttavia, un’attuazione graduale potrebbe essere presa in considerazione per i paesi con gravi difficoltà di bilancio e con tassi più elevati di disoccupazione giovanile.
La garanzia per i giovani è una risposta al deterioramento della situazione dell’occupazione giovanile in Europa in cui un numero crescente di giovani è senza lavoro, istruzione o formazione. Gli investimenti richiesti per detti sistemi devono essere rapportati agli alti costi sociali ed economici che una diffusa disoccupazione giovanile comporterebbe a lungo termine.
Parte del finanziamento del sistema sarà sovvenzionata con fondi UE che saranno rinforzati da una nuova iniziativa che renderà disponibili 6 miliardi di EUR per il periodo 2014-2020. Questo aiuterà le regioni con tassi di disoccupazione giovanile superiori al 25% ad adottare misure per aumentare l’occupazione giovanile. La metà di questo importo sarà assegnata dal Fondo sociale europeo e l’altra metà da una linea di bilancio dedicata all’occupazione giovanile.
Dal sito del Consiglio dell’Unione Europea http://www.consilium.europa.eu/homepage/highlights/council-agrees-on-youth-guarantee?lang=it

La Sfida dello Sviluppo Sostenibile

5 Mar

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Sostenibilità. Grande parola in voga da un po’ di tempo a questa parte, praticamente essenziale nel mondo della cooperazione dove ogni azione da portare avanti deve essere capace di sapersi sostenere nel tempo ma deve soprattutto essere sostenuta da chi viene coinvolto. Fare sviluppo sostenibile non è solo priorità delle ONG impegnate nella cooperazione ma anche di altri attori del settore privato affidando alla loro responsabilità d’impresa lo sviluppo di un’area.

Arrivo nel Quichè, persa nell’altopiano guatemalteco, territorio completamente indigeno dove tra le varie etnie Maya risiede quella degli Ixil, tristemente noti nella storia per essere stati oggetto di massacri e genocidio durante gli anni ottanta mentre la guerra civile lacerava questo paese e la Guerrilla tentava di organizzare una resistenza che non compromettesse l’identità culturale e la dignità di tante comunità. Nebaj è persa nelle montagne, il bianco candido della chiesa nella piazza centrale fa brillare ancora di più il sole creando un contrasto meraviglioso tra l’azzurro del cielo e il verde dei boschi che la circondano. Qui si è festeggiato l’inizio del nuovo anno  secondo il calendario maya con le autorità indigene ancestrali riunite intorno a un fuoco in cui si sono contati i giorni e si sono fatte offerte per ogni Nahual che guiderà il futuro a venire. Le autorità tengono un discorso per l’occasione e parlano in Ixil di alcune cose piuttosto importanti nella pubblica piazza mentre risuona un nome vagamente familiare: Enel. Forse è un errore, sento male, invece no, parlano proprio della nostra multinazionale leader nel settore energetico che ha inaugurato in queste montagne la diga di Palo Viejo senza previa consulta delle autorità, accaparrandosi le loro risorse naturali senza dare nulla in cambio, ma restituendo solo divisioni sociali e beni comuni negati ai quali loro non hanno più accesso. Le autorità parlano chiaro con una lucidità e una consapevolezza estrema ricordando come da 500 anni l’invasore non ha fatto altro usare che le loro terre ignorando la loro esistenza. Sono stanchi e arrabbiati e nonostante tutto aspettano il momento per poter riavviare un dialogo a loro promesso e non ancora arrivato, lo aspettano perché è cosi che agiscono, le azioni legali sono troppo pesanti e se si riesce a parlarne è meglio. La forza della parola è tutto, per esigere un diritto, per denunciare una violazione, per risolvere un conflitto, per tramandare una cultura, per invocare la madre terra affinché la nuova era produca un cambio positivo per tutti gli esseri che la abitano.

Nell’attesa del dialogo per stabilire come poter essere risarciti dai danni subiti senza poter neanche usufruire dell’energia elettrica che passa sopra le loro teste tramite i cavi ad alto voltaggio, suona la campanella della scuola e i bambini escono correndo felici. Hanno tutti addosso lo stesso zainetto, nero e verde con una scritta bianca: Enel Green Power. Tutto questo fino a quando potrà ancora essere considerato sostenibile?

Maria Paola, 29 anni, Guatemala

Il Paese dei Comici

1 Mar

ballarò

Immagine di Lorenzo Terranera

L’ultima boutade (unico modo per qualificarla) è la proposta del capo del movimento che rappresenta un quarto dei votanti italiani: Fo al Quirinale!

Un trio italiano che fa ridere solo gli italiani, e forse (speriamo) neanche tutti.

Pensiamo di poter continuare ad essere credibili (se mai lo siamo stati) dando voce a proposte quali “lavoriamo 30 ore”, “facciamo un referendum sull’appartenenza dell’Italia all’Europa” solo per citarne alcune.

Che questo voto sia un voto di protesta, un voto “contro” qualcuno e contro tutti è ben noto. Che se i candidati fossero stati diversi, il risultato sarebbe stato diverso è altrettanto ovvio. Che il populismo e i discorsi di pancia siano i veri vincitori di questa elezione è una triste verità. Meno scontato è quello che ci aspetta nei prossimi mesi.

Nel dubbio potremmo forse metterci in fila per chiedere il rimborso dell’IMU. Peccato che probabilmente noi giovani della “generazione 35%” l’IMU non lo paghiamo e se continua così non saremo mai nella posizione di poterlo pagare.

Dall’estero ci guardano come sottosviluppati , i mercati si allarmano, il Financial Times prima delle elezioni in editoriale anticipava un serio rischio valuta, ma noi, grazie ai comici, ridiamo. E allora diamo inizio al Teatro dell’Assurdo.

Il casting passato della commedia dell’arte italiana:

Alessandra Mussolini : nel 2006 disse “Meglio fascista che frocio”

Cicciolina: pornostar candidata nel 1987 per il Partito Radicale, ha ottenuto un posto in Parlamento. Tra i suoi exploits: la proposta di fare l’amore con Saddam Hussein per portare la pace in Medio Oriente.

Silvio Berlusconi: Non c’è bisogno di aggiungere molto..

Mauro Borghezio: leghista, parlamentare europeo che ha portato dei maiali sui treni.

Franco Batman Fiorito: (ex) consigliere regionale del Lazio, ha raccolto 20.000 preferenze e rimane negli annali per ostriche e champagne a spese degli elettori.

Piero Marrazzo: beccato in auto blu con le mani nella marmellata..per non dire altro.

Profetico Ascanio Celestini “L’Italia è un Circo”: http://www.youtube.com/watch?v=iy7i6cOarsg

Abbiamo molte aspettative per i prossimi, ma siamo sicuri non ci deluderanno!!

Giovani Italiani Bruxelles

Iniziativa indipendente volta a chiedere politiche concrete per i giovani italiani.

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