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L’Italia il Paese Dove Non Esistono Manager Sotto i Trent’Anni

24 Set

L’Italia il Paese Dove Non Esistono Manager Sotto i Trent’Anni

Interessante articolo apparso su Repubblica,

La scarsa presenza di dirigenti giovani ai “piani alti” è una peculiarità tutta Italiana.

Ecco le ultime statistiche.

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THIS – OCCUPAZIONE

10 Set

THIS - OCCUPAZIONE

In Italy youth unemployment has become major issue. The number of 15-24 years-old looking for a job is 647 thousand, representing 10.7 percent of the population in this age group (ISTAT).

Obiettivo Assunzioni: Ripassiamo le Regole

9 Set

Tanti gli incentivi della nuova legge. Un articolo utile per ripassarli insieme e non farsi trovare impreparati.

Ecco il link: http://www.corriere.it/economia/13_agosto_09/lavoro-contratti-termine-regole-per-giorvani_00406eca-00b5-11e3-8892-6722e21d9990.shtml

Tornare

3 Set

Tornare in El Salvador, dopo un mese e mezzo trascorso in Italia, con la consapevolezza di essere ormai ufficialmente parte dello staff fino alla fine del progetto mi ha provocato un turbinio di emozioni contrastanti.

Da un lato c’è l’innegabile gioia di aver ottenuto il tanto agognato contratto, e la soddisfazione per avercela fatta… almeno per il momento: la folle caccia alle vacancy è rimandata al 2015.

Dall’altro lato c’è il lavoro arretrato di due mesi da recuperare; nuove dinamiche da conoscere, capire e approfondire; significativi cambiamenti al testo del progetto da mettere in atto.

Devo riabituarmi ai ritmi locali, ai lunghissimi tempi morti, alle dilazioni e ai rimandi infiniti, agli “ahorita” (termine traducibile nel meno poetico “aspetta e spera”) continui. Ma soprattutto devo abituarmi all’idea di non essere più una stagista! Per cui tutte le incombenze a me attribuite sono ora una mia esclusiva responsabilità. Questo non significa che sia cambiato qualcosa a livello di organizzazione interna (cosa che, effettivamente non è accaduta), quanto piuttosto qualcosa a livello di presa di coscienza personale. Ottenere un contratto non rappresenta il fine ultimo, quanto piuttosto l’inizio di un percorso personale e professionale che, ovviamente non si conclude al termine del medesimo.  

Ora sento molto di più il peso delle mie responsabilità e, di conseguenza, ho molta più paura di sbagliare e di deludere le persone che hanno deciso di credere in me, i colleghi di lavoro, i beneficiari e, ovviamente me stessa. Insomma non mancano i momenti di frustrazione, ma, per fortuna, neanche quelli di soddisfazione che derivano da un’attività di successo o da un riconoscimento, anche informale, da parte degli individui che gravitano intorno a questo progetto.

Quindi eccomi qui, di nuovo davanti a questo lago, croce e delizia dei beneficiari, pronta ad affrontare l’ultimo anno e mezzo di progetto.

Simona, 32 anni, El Salvador

Una Giornata di Vacancy

6 Ago

Ore otto. Per due ore sono stato lui. Alto, magro, barba di qualche giorno. Vestivo solo camice di lino, rigorosamente colori della terra. Erano bei tempi. Lui, non ancora trentenne si era ritrovato, un po’ per caso un po’ per necessità, dall’altra parte del mondo, in quella che chiamano Africa. Oggi è un consulente, collabora con alcune organizzazioni non governative e centri di ricerca. Fa spesa alla coop e sta cercando lavoro.

Ore dieci. Siamo di nuovo in ballo…

Spet.le società, sono un (INSERISCI COSA SEI) con formazione in (INSERISCI COSA TI HA RESO COSA SEI)…  considerando la Vostra, consapevole che, soprattutto tengo a specificare che, il mio interesse in, riconoscendo poi… spero di avere occasione di conoscerVi di persona.

Sul tavolo vestito di violetta melanzana erano posti, come in un’ellenistica natura morta, resti di cibo che si annidavano intorno al mio computer. Poi, dalla bottiglia di vetro… un uomo, un giovane. Pallido, slavato. Il viso scarno. Dalla sua postura si direbbe aver studiato e lavorato per lunghi periodi. Ci avrei scommesso: la sera a lavoro nei locali e il giorno all’università. Quale facoltà? Una delle tante.

Gentilissima…. scrivo in merito all’annuncio per cameriere da Lei pubblicato. Sono un ragazzo di 27 anni con alcune esperienze di lavoro in bar, gelaterie, ristoranti e discoteche; sono molto interessato al lavoro proposto, sperando di…… allego il mio cv.

Intanto, pochi minuti prima di mezzogiorno, le lancette dell’orologio si sfioravano ed io…. finivo di mangiare il mio yogurt preferito comprato alla coop.

Ore tre del pomeriggio. Un ragazzo appesantito da un pasto fugace entrava nel salone e, chinandosi per raccogliere il portatile, si lasciava cadere nel mai-stato-così-comodo divano.

Spett.le società, sono un neolaureato con formazione in scienze politiche, che ha maturato una approfondita conoscenza nel (VAI CON LA FANTASIA). Pur essendo consapevole che la Vostra ricerca predilige figure specializzate in (QUALSIASI COSA TRANNE LA TUA), sono fortemente motivato……

La mattina un consulente, ore pasti un cameriere, nel pomeriggio un venditore porta a porta. Di notte…

Al calar del sole si riunivano. Idee, pensieri, note… vino e desideri.

Desidero.

Si.

Desidero Io….

E’ tardi, o forse no. Non mi sono ancora lavato ma…. devo finire di appiccicare questi cazzo di punti coop.

Luca, 27 anni, Roma

Per il Lavoro, Strutture Non Norme

22 Giu

 

 

L’Italia ha necessità di concentrarsi sull’implementazione di politiche finalizzate alla crescita e al sostegno attivo dell’occupazione e non sulla de-regolamentazione o ri-regolamentazione del mercato del lavoro.
 
“Per il lavoro, [servono] strutture non norme”. 
 
Interessante analisi di Tiziano Treu delle Considerazioni Finali del Governatore della Banca d’Italia.
 
Approfondimento:
 
 
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Vignetta di Nico Pillinini

 

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Internazionale: “Disoccupati di tutta Europa unitevi”

16 Mag

Dalla Francia alla Grecia, passando per l’Italia, milioni di ragazzi e ragazze non trovano lavoro.
Questo il tema trattato nell’ultimo numero di Internazionale domani in edicola.

Dietro la Porta di un Giovane Cooperante

9 Apr

DSCF0307 (1)Il biglietto aereo ingiallisce ogni giorno di più e il ritorno è sempre più lontano… dal mio arrivo.

Rieccola. Di nuovo la sensazione di dover far qualcosa, di nuovo quello strano stato d’animo, come se il mondo smettesse di girare e fossimo noi a dover alimentare la sua spinta.

Non è così, è solo che non c’è un progetto, un lavoro  o forse un giorno sembra esserci, poi diventa incerto, improbabile, sospeso, bisogna aspettare. Bisogna essere flessibili dopotutto, ci dobbiamo saper adattare, trovare le posizioni giuste.

Una riunione, un’altra, poi penso che tutto stia per succedere. No, dobbiamo vedere come andranno certe cose:  il rientro dall’estero di qualcuno, l’uscita di un bando o l’arrivo di alcuni finanziamenti.

Si procede ancora a vista, così va avanti anche la mia vita, con le mani avanti… ad attutire il colpo. Mi devo guardare intorno, aprire altre porte, sapere che questo potrebbe non essere il mio lavoro, impegnarmi per ottenerlo ed imparare a fare altro per evitare il peggio.

Non voglio continuare a vedere la mia vita dallo spioncino.

Luca, 27 anni, Roma

Dall’Europa Nuove Garanzie per i Giovani

6 Mar

Bruxelles

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Il 28 febbraio 2013 il Consiglio dell’Unione Europea ha raggiunto un accordo politico sull’istituzione di sistemi di garanzia per i giovani. Tali garanzie sono finalizzate ad assicurare offerte di lavoro o formazione ai giovani disoccupati.

Tutti i giovani di età inferiore ai 25 anni che perdono il lavoro o non lo trovano una volta terminato il percorso scolastico, dovrebbero ricevere un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi. Gli Stati membri dovrebbero attuare i sistemi al più presto, preferibilmente a decorrere dal 2014. Tuttavia, un’attuazione graduale potrebbe essere presa in considerazione per i paesi con gravi difficoltà di bilancio e con tassi più elevati di disoccupazione giovanile.
La garanzia per i giovani è una risposta al deterioramento della situazione dell’occupazione giovanile in Europa in cui un numero crescente di giovani è senza lavoro, istruzione o formazione. Gli investimenti richiesti per detti sistemi devono essere rapportati agli alti costi sociali ed economici che una diffusa disoccupazione giovanile comporterebbe a lungo termine.
Parte del finanziamento del sistema sarà sovvenzionata con fondi UE che saranno rinforzati da una nuova iniziativa che renderà disponibili 6 miliardi di EUR per il periodo 2014-2020. Questo aiuterà le regioni con tassi di disoccupazione giovanile superiori al 25% ad adottare misure per aumentare l’occupazione giovanile. La metà di questo importo sarà assegnata dal Fondo sociale europeo e l’altra metà da una linea di bilancio dedicata all’occupazione giovanile.
Dal sito del Consiglio dell’Unione Europea http://www.consilium.europa.eu/homepage/highlights/council-agrees-on-youth-guarantee?lang=it

Mondo politico e giovani: quattro punti (più o meno seri) per un Primo Ministro ideale

15 Gen

1- Educazione

I debiti, il voto in condotta, l’Erasmus, il progetto Leonardo ci piacciono (state tranquilli), tuttavia sarebbe opportuno occuparsi di:

a) Un sistema di valutazione dell’insegnamento premiando i professori bravi e le scuole cercando però di non penalizzare i più svantaggiati ricordando il legame spesso ignorato tra livelli di reddito e performance scolastiche

b) Un meccanismo di cambio generazionale e trasmissione del sapere tra professori. I professori di 40 anni non possono essere ancora precari, questo ne li gratifica, ne li responsabilizza e soprattutto se ne mette in discussione la loro autorevolezza

c) Tempismo: allinearci con i sistemi europei e internazionali. Ridurre di un anno il liceo come nella maggior parte dei paesi europei permetterebbe di entrare un anno prima nel mondo del lavoro

d) Cultura: non relegarla ai musei ma renderla parte della vita quotidiana con politiche di inclusione e penetrazione tra i giovani per educarli fin da piccoli. Farla diventare un’abitudine.

2- Mercato del lavoro

Stop ai furbi! Stage pagato o non pagato, il vero problema è costituito dalla mancanza di nuovi posti di lavoro. 

a) Allineare l’offerta universitaria con la domanda proveniente dal mercato del lavoro. Università a numero chiuso pensate per rispondere a esigenze concrete, largo a vocational training e apprendistato

b) Promuovere meccanismi di incontro tra mondo del lavoro e università fin dall’inizio per permettere di capire meglio cosa fare “da grandi” in modo da orientare il percorso e non ritrovarsi alla fine persi nel maremagnum delle candidature (promuovere meccanismi di mentoring, tutoring)

c) Agevolare le start up con finanziamenti (se richiesti) e/o patrocini e riconoscimenti gratuiti che diano credibilità alle giovani realtà. Rischio alto ma ritorno sull’investimento potenzialmente ottimo!

3- Mobilità

Stop al mammismo, abituare i giovani italiani a viaggiare per confrontarsi con abitudini europee e non.

a) Immaginare scambi a costo zero in modalità coachsurfing (impensabile albergo a 4 stelle per ragazzi!)

b) Mobilità sociale con carriere aperte ai più bravi e non ai figli di

c) Sistema di welfare che non consideri solo i pensionati ma i giovani e le giovani coppie con agevolazioni fiscali!

4- Educazione civica

Stop alla maleducazione!

a) Condivisibile l’estrema difficoltà, ma la speranza è l’ultima a morire. Ergo, sarebbe opportuno incentivare il senso civico dall’età di 0-1 anno a tutela della res publica e del vivere comune

b) Far conoscere a tutti il lavoro di alcune associazioni che si occupano di mafie, di vittime di mafia e che ri-utilizzano le terre confiscate alla mafia

c) Fare corsi di raccolta differenziata nelle scuole per educare al senso del pulito negli spazi pubblici e non solo dentro casa propria con le pattine anti polvere sul parquet cerato!

Giovani Italiani Bruxelles

Iniziativa indipendente volta a chiedere politiche concrete per i giovani italiani.

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